Quello che la Blizzard ha voluto fare con Overwatch un FPS (first person shooter) non convenzionale era chiaro fin dal primo trailer pubblicato. Soprattutto l'hype è stato fomentato anche dai successivi trailer dove venivano presentati alcuni dei personaggi. Ma cosa c'è di speciale in questo Overwatch?
Parliamo di un videogioco targato Blizzard, che si presenta da fuori come uno sparatutto ma che comprende scelte molto strategiche in partita. Il gioco non si riduce a fare più uccisioni di tutti, ma ogni mappa presenta diverse missioni, che vanno dal proteggere un carico durante il suo percorso, e viceversa attaccarlo, alla conquista di un punto della mappa. Proprio questa è la particolarità del gioco, non esiste al momento alcuna modalità che funzioni da deathmatch, ed è proprio questo l'errore che molti fanno la prima volta che lo provano. Ma tralasciando l'aspetto puramente di gioco la cosa che attira il giocatore è che i personaggi non siano tutti uguali...ma che presenta molti personaggi, uno diverso dall'altro, con i propri pro e contro per una specifica mappa, o una valenza strategica migliore per il team rispetto ad un altro magari. I personaggi si dividono per ruoli:
Tank: colui che in prima linea cerca di attirare su di se il fuoco nemico, permettendo al resto del team di sferrare una buona offensiva.
Support: sono personaggi che hanno un ruolo su curare o potenziare il team, permettendo quindi di rimanere di più in combattimento.
Attacco/Difesa: personaggi che per le loro abilità sono più portati ad attaccare/difendere una zona, ma ciò non significa che ad esempio un eroe da difesa non si possa usare in attacco.
Oltre al ruolo ogni personaggio di Overwatch presenta capacità diverse dall'altro, lo stesso vale per lo stile di gioco, ci sarà il personaggio con mobilità più alta, quindi molto elusivo, oppure quello con una bassissima mobilità ma con una buona potenza di fuoco. Insomma per il semplice lato di gameplay non basta entrare in partita ma conviene valutare il nostro team, la mappa in cui ci troviamo e le condizioni di vittoria.
Ma il lato che fin da subito mi ha colpito e quello di cui vorrei parlare è quello legato alla storia. Il punto forte di Overwatch a mio parere è proprio la storia, che lo differenzia da ogni altro FPS a cui è stato paragonato fino ad oggi. Non è un Call of Duty dove sei un soldato che viene mandato in missione, non è un Team Fortress 2 dove i personaggi a parte essere caratterizzati da cappelli e abilità di base non hanno un minimo di "personalità. In Overwatch ogni personaggio ha una sua storia, ha un suo motivo per combattere e un collegamento ad altri personaggi o al luogo in cui ci si trova.
In sostanza cosa è "Overwatch"? Una organizzazione nata in un periodo di crisi globale per difendere la pace. La tecnologia, in un futuro prossimo era progredita a tal punto che la Omnica Corporation aveva sviluppato robot capaci di automigliorarsi e aiutare nella vita di tutti i giorni. Nella prima Crisi Omnica un IA con intenzioni poco pacifiche prese il controllo di questi robot creando un vero e proprio esercito. Dopo che le singole nazioni fallirono in una prima controffensiva nacque Overwatch, una task force con l'intento di riunire sia le menti più brillanti che i migliori soldati di tutto il mondo (un pò come gli Avengers della Marvel in fondo) e sconfiggere la minaccia degli Omnium, del God Program e dei Bastion.
In seguito il programma Overwatch fu trasformato in una organizzazione con il compito di difendere la pace a livello mondiale. Tuttavia nulla dura per sempre e seppur rimanendo con buone intenzioni l'opinione pubblica cambiò idea sull'organizzazione. Furono accusati di non rispettare i diritti umani, venne alla luce "Blackwatch", una divisione segreta di questa, e come se non bastasse dissidi interni tra il leader di Overwatch e Blackwatch che terminarono con uno scontro tra i due e con un'esplosione al quartier generale. Dopo questi fatti fu emesso il "Petras Act" che dichiarava illegali e punibili dalla legge continuare le operazioni di Overwatch.
Quello che successe dopo fu che le tensioni tra gli Omnium e gli umani peggiorarono, diverse organizzazioni criminali come Talon e Deadlock Gang ebbero molta più liberta. Nonostante tutto diversi ex agenti Overwatch, spinti dai loro ideali, continuarono a girare per il mondo e a salvare vite.
Ma quando la seconda Crisi Omnica non accennava a fermarsi in Russia, e gli agenti di Talon tentarono di rubare a Winston le informazioni sugli ex agenti Overwatch, quest'ultimo decide di agire contro il Petras Act e richiamare tutti gli agenti di nuovo in azione.
Winston
Un gorilla geneticamente modificato, dotato di una grande intelligenza, scappato dalla sua colonia dopo che i suoi fratelli si ribellarono e uccisero gli scenziati e la reclamarono come loro. Lui era l'unico ad aver dimostrato capacità di crescita, e per questo il Dr. Harold Winston lo teneva sempre con se, insegnandogli valori di eroismo e tutto ciò che sapeva sulla scienza. Così il gorilla scappò verso il mondo che il suo mentore gli aveva fatto sognare e trovò la sua casa ad Overwatch. Dopo lo scioglimento si è chiuso in reclusione, fino al giorno in cui decise di richiamare gli agenti...
Tracer
Rimasta coinvolta in un incidente nel testare un prototipo di un veicolo militare in grado di teletrasportarsi, il suo corpo si desincronizzò dalla linea temporale, scomparendo a volte per diversi giorni. Nessuno degli scienziati di Overwatch riuscì a risolvere questo problema, finchè Winston non creò un dispositivo per tenerla ancorata al presente, permettendo inoltre a Tracer di controllare il proprio tempo. Ciò la rese una dei migliori agenti Overwatch. Anche dopo lo scioglimento lei rimase attiva per conto proprio nell'aiutare gli altri.
Widowmaker
Un tempo sposata con un agente Overwatch, L'organizzazioe criminale Talon era interessata alla morte dell'agente ma senza riuscire nell'intento. Cambiarono così obbiettivo, rapendo la moglie e cambiandole i ricordi. Due settimane dopo l'agente morì assassinato nel sonno, e Widowmaker fece ritorno a Talon, dove completò l'addestramento e diventò uno dei più pericolosi e letali assassini.
Zarya
Un tempo atleta russa, candidata a superare molti record, una delle donne più forti al mondo. Prima di una competizione il suo villaggio fu attaccato e lei corse a preparare le difese, sacrificando la sua carriera e la fama che avrebbe avuto per salvare molte vite. Per lei tuttavia è una possibilità di usare la sua forze per difendere le persone a lei care.
Zenyatta
Un monaco omnico una volta ebbe una sorta di illuminazione e capì che come gli umani anche loro avevano un'anima, e abbandonando la società si rifugio sull'Himalaya dove fondò una comunità monastica che credeva appunto che credeva che la Crisi Omnica potesse essere placata sanando gli animi di uomini e Omnic. Ma un monaco, Zenyatta, non era d'accordo con questo insegnamento, credeva che prima di tutto si dovessero riallacciare i rapporti non con l'insegnamento ma con il rapporto diretto. Da allora gira per il mondo, aiutando chiunque abbia bisogno di aiuto, sia Omnic che umani.
Torbjörn
Una delle menti più geniali in campo ingegneristico. Costruì moltissime delle armi che furono utilizzate poi dalle nazioni per difendersi. La sua più grande paura era che le macchine un giorno si ribellassero agli umani, paura che si è poi avverata. Fu reclutato nella prima squadra Overwatch per il suo genio, e subito dopo rimase una importante risorsa strategica per l'organizzazione. Dopo lo scioglimento molte delle sue armi furono trafugate, ed ora lui è determinato ad impedire che feriscano qualche innocente perchè finite in mani sbagliate.
Symmetria
Durante la Crisi Omnica in India nacque la Vishkar Corporatios, con l'intenzione di addestrare architetti in grado di modellare la luce e modificare il mondo a proprio piacimento. Lei fu identificata come una delle più promettenti, e fu mandata in giro per il mondo per espandere l'influenza di questa corporazione su tutti i mercati. A volte tuttavia si chiede se i suoi ideali siano veramente giusti.
Roadhog
Dopo la Crisi Omnica in Australia si stipulò un accordo per rendere la pace duratura. Tuttavia l'accordo prevedeva la cessione di alcuni territori ai robot, tuttavia un piccolo fronte non era d'accordo con questo e fondarono il Fronte di Liberazione Australiano. Durante uno scontro ci fu una violenta esplosione che rese desertica l'arte. In questo ambiente uno dei miliziani indossò una maschera per adattarsi all'ambiente in cui prima sorgeva la sua casa, e a poco a poco tutta la sua umanità svanì...lasciando il posto a uno spietato killer di nome Roadhog.
Junkrat
Fu uno dei sopravvissuti all'esplosione in Australia. Faceva parte di una società che viveva nell'ombra...una società di sopravvissuti che viveva nei rottami di quello che rimaneva nella regione. Qui Junkrat scoprì un segreto nei resti degli omnium. In molti lo cercarono per riscuotere la taglia sulla sua testa, finchè non fece un accordo con Roadhog, e se ne andò dall'Australia, dedicandosi alla criminalità e alle esplosioni, la sua ossessione.
Soldato:76
Dopo la chiusura di Overwatch aveva intuito che c'era una cospirazione in atto e Jack Morrison, ex capo di questa, si mosse per smascherarla. Dopo aver rubato alcune delle vecchie tecnologie non si sarebbe fermato di fronte a nulla pur di riuscire nel suo intento. Risulta uno dei "criminali" più ricercati dalle autorità.
Reinhardt
Membro della prima squadra di Overwatch, ha fatto dei suoi ideali la stessa armatura che lo difende. Un crociato vero e proprio, che ha dedicato la sua intera vita a fare da scudo contro le ingiustizie dei più deboli. Sempre fermo nei suoi ideali e in quelli di Overwatch, è stato il punto cardine in molte situazioni, senza paura di andare contro il giudizio degli altri e ribadendo come la forza chiamata Overwatch fosse al servizio del bene. Quando fu costretto al congedo forzato, Reinhardt dopo un breve periodo passato osservando il degenerare della situazione, e temendo che i suoi giorni di gloria fossero finiti, indossò di nuovo la sua armatura e diventò di nuovo un cavaliere dei suoi ideali, deciso a credere nella promessa di un futuro migliore.
Reaper
Un tempo capo di Blackwatch, addestrò molti agenti come ad esempio McCree, ma offuscato dalla troppa fama che gli agenti Overwatch stavano avendo organizzò una rivolta.
Dopo lo scioglimento di questo si salvò a malapena dall'esplosione, e per le cure ricevute le sue cellule entrarono in uno stadio di decadimento e rigenerazione velocissimo. Ora è diventato un mercenario sulle tracce degli ex agenti Overwatch, e talvolta collabora con Talon.
Pharah
Decisa a seguire le orme della madre si arruolò nell'esercito, e poco dopo venne scelta per entrare in Overwatch. Tuttavia l'organizzazione si sciolse, e a lei fu proposto di lavorare come guardia dove il God Program Anubis era stato messo in quarantena. Lei accettò e le fu concesso l'uso di una tuta da guerra Raptora Mark IV. Il suo sogno rimane comunque ancora quello di difendere la pace nel mondo come facevano prima gli agenti Overwatch.
Mercy
Un prodigio come scienziata decise di dedicarsi alla medicina e a salvare altre vite. Vide in Overwatch un'occasione per salvare molte più vite, nonostante molte volte contraria ai metodi violenti che venivano utilizzati. Dopo lo scioglimento di Overwatch ha continuato a girare per il mondo per aiutare malati e feriti.
Mei
Una squadra di ricerca di Overwatch per salvaguardare l'equilibrio del pianeta stava incentrando le proprie ricerche sul controllo del clima. Durante una spedizione in antartide ci fu una violenta tempesta polare e la base fu rasa al suolo. La maggior parte della squadra morì congelata. Solo Mei, anni dopo, fu trovata in uno stato di criostasi, e fu salvata. Tuttavia il mondo che lei ricordava era molto cambiato, ma la sua missione non era ancora finita.
McCree
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Un tempo un criminale, gli fu proposto di entrare in Blackwatch per le sue abilità e per redimersi dal suo passato, invece di marcire in una prigione. Qui fu addestrato da quello che poi diventerà Reaper.
Quando quest'ultimo iniziò la ribellione interna McCree si tirò fuori e ricomparve anni dopo come un pistolero solitario che combatte solo per le cause in cui crede.
Lúcio
Lúcio Correia dos Santos, cresciuto in un quartiere povero di Rio de Janeiro, decise di dedicarsi alla musica per ispirare un cambiamento sociale. Divenne ben presto molto famoso per le sue doti. Quando la Vishkar Corporation si propose per "ristrutturare" Rio, lui rubò alcune tecnologie "soniche" da questa, e le usò per ispirare i cittadini a ribellarsi alla Vishkar, che fu cacciata da Rio.
Hanzo
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Membro della famiglia Shimada, un clan di assassini che conquistò il potere come nel panorama criminale, nonchè un formidabile arciere. Lui era il figlio più grande, quindi quello che avrebbe un giorno dovuto portare avanti la famiglia, assieme al fratello. Ma quando il padre morì il fratello si rifiutò di prendere un ruolo di responsabilità e di aiutarlo, Hanzo fu costretto a ucciderlo. Ciò lo distrusse internamente, tanto che abbandonò la famiglia alla ricerca dell'onore perduto, perfezionandosi come guerriero.
Genji
Fratello minore di Hanzo, ha sempre vissuto una vita di ozio e piacere. Alla morte del padre si rifiutò di prendere un ruolo attivo, e fu quasi ucciso. Mentre Hanzo lo credeva morto fu in realtà salvato da Mercy, e gli fu proposto di entrare in Overwatch. Tuttavia per le ferite che aveva ricevuto divenne per metà cyborg, che gli portò un aumento delle sue capacità fisiche e lo trasformarono un un'arma vivente. Aiutò Overwatch a smantellare gli affari illeciti del clan Shimada e dopo di quello partì per un viaggio per accettarsi per come era diventato. Qui incontrò Zenyatta, riconciliandosi con la sua doppia esistenza. Dopo aver ritrovato la pace ha incontrato il fratello nella tenuta di famiglia, ma non l'ha ucciso, lo ha lasciato con delle parole sui cui pensare.
D.Va
Un tempo era una gamer professionista. ma dopo l'attacco alla Corea del Sud da parte di un Omic gigantesco. Mentre tutti i piloti di MEKA erano legati alla sola missione e gli Omnic sembravano imparare qualcosa in più dopo ogni scontro, Hana la vedeva come un videogame, per cui risultava adattarsi più facilmente alle diverse situazioni e migliorava di volta in volta divenne ben presto ancora più famosa di quello che era prima.
Bastion
Personalmente penso che per descrivere la storia di Bastion sia troppo più indicato il video...
Ana
Un tempo seconda in comando in Overwatch fu creduta morta in azione, uccisa da Talon, precisamente da Widowmaker, in seguito a un'operazione di recupero di un ostaggio. Tuttavia, nonostante ferita, era sopravvissuta, ma rimase nell'ombra pensando a quanto la guerra le avesse portato via. Il mondo la credeva morta, ma dopo un periodo passato a riflettere si è decisa a tornare sul campo di battaglia per difendere tutto ciò che le era caro e che non voleva perdere, riavvicinandosi anche a sua figlia Pharah.
Insomma parliamo di un vero e proprio universo da aggiungere a quelli che la Blizzard ha già creato, e si preannuncia essere comunque un lavoro di ottima qualità.
Parliamo di un videogioco targato Blizzard, che si presenta da fuori come uno sparatutto ma che comprende scelte molto strategiche in partita. Il gioco non si riduce a fare più uccisioni di tutti, ma ogni mappa presenta diverse missioni, che vanno dal proteggere un carico durante il suo percorso, e viceversa attaccarlo, alla conquista di un punto della mappa. Proprio questa è la particolarità del gioco, non esiste al momento alcuna modalità che funzioni da deathmatch, ed è proprio questo l'errore che molti fanno la prima volta che lo provano. Ma tralasciando l'aspetto puramente di gioco la cosa che attira il giocatore è che i personaggi non siano tutti uguali...ma che presenta molti personaggi, uno diverso dall'altro, con i propri pro e contro per una specifica mappa, o una valenza strategica migliore per il team rispetto ad un altro magari. I personaggi si dividono per ruoli:
Tank: colui che in prima linea cerca di attirare su di se il fuoco nemico, permettendo al resto del team di sferrare una buona offensiva.
Support: sono personaggi che hanno un ruolo su curare o potenziare il team, permettendo quindi di rimanere di più in combattimento.
Attacco/Difesa: personaggi che per le loro abilità sono più portati ad attaccare/difendere una zona, ma ciò non significa che ad esempio un eroe da difesa non si possa usare in attacco.
Oltre al ruolo ogni personaggio di Overwatch presenta capacità diverse dall'altro, lo stesso vale per lo stile di gioco, ci sarà il personaggio con mobilità più alta, quindi molto elusivo, oppure quello con una bassissima mobilità ma con una buona potenza di fuoco. Insomma per il semplice lato di gameplay non basta entrare in partita ma conviene valutare il nostro team, la mappa in cui ci troviamo e le condizioni di vittoria.
Ma il lato che fin da subito mi ha colpito e quello di cui vorrei parlare è quello legato alla storia. Il punto forte di Overwatch a mio parere è proprio la storia, che lo differenzia da ogni altro FPS a cui è stato paragonato fino ad oggi. Non è un Call of Duty dove sei un soldato che viene mandato in missione, non è un Team Fortress 2 dove i personaggi a parte essere caratterizzati da cappelli e abilità di base non hanno un minimo di "personalità. In Overwatch ogni personaggio ha una sua storia, ha un suo motivo per combattere e un collegamento ad altri personaggi o al luogo in cui ci si trova.
In sostanza cosa è "Overwatch"? Una organizzazione nata in un periodo di crisi globale per difendere la pace. La tecnologia, in un futuro prossimo era progredita a tal punto che la Omnica Corporation aveva sviluppato robot capaci di automigliorarsi e aiutare nella vita di tutti i giorni. Nella prima Crisi Omnica un IA con intenzioni poco pacifiche prese il controllo di questi robot creando un vero e proprio esercito. Dopo che le singole nazioni fallirono in una prima controffensiva nacque Overwatch, una task force con l'intento di riunire sia le menti più brillanti che i migliori soldati di tutto il mondo (un pò come gli Avengers della Marvel in fondo) e sconfiggere la minaccia degli Omnium, del God Program e dei Bastion.
In seguito il programma Overwatch fu trasformato in una organizzazione con il compito di difendere la pace a livello mondiale. Tuttavia nulla dura per sempre e seppur rimanendo con buone intenzioni l'opinione pubblica cambiò idea sull'organizzazione. Furono accusati di non rispettare i diritti umani, venne alla luce "Blackwatch", una divisione segreta di questa, e come se non bastasse dissidi interni tra il leader di Overwatch e Blackwatch che terminarono con uno scontro tra i due e con un'esplosione al quartier generale. Dopo questi fatti fu emesso il "Petras Act" che dichiarava illegali e punibili dalla legge continuare le operazioni di Overwatch.
Quello che successe dopo fu che le tensioni tra gli Omnium e gli umani peggiorarono, diverse organizzazioni criminali come Talon e Deadlock Gang ebbero molta più liberta. Nonostante tutto diversi ex agenti Overwatch, spinti dai loro ideali, continuarono a girare per il mondo e a salvare vite.
Ma quando la seconda Crisi Omnica non accennava a fermarsi in Russia, e gli agenti di Talon tentarono di rubare a Winston le informazioni sugli ex agenti Overwatch, quest'ultimo decide di agire contro il Petras Act e richiamare tutti gli agenti di nuovo in azione.
Ma passiamo a vedere un pò la storia dei diversi personaggi
Winston

Tracer

Widowmaker

Zarya

Zenyatta

Torbjörn
Una delle menti più geniali in campo ingegneristico. Costruì moltissime delle armi che furono utilizzate poi dalle nazioni per difendersi. La sua più grande paura era che le macchine un giorno si ribellassero agli umani, paura che si è poi avverata. Fu reclutato nella prima squadra Overwatch per il suo genio, e subito dopo rimase una importante risorsa strategica per l'organizzazione. Dopo lo scioglimento molte delle sue armi furono trafugate, ed ora lui è determinato ad impedire che feriscano qualche innocente perchè finite in mani sbagliate.
Symmetria

Roadhog
Dopo la Crisi Omnica in Australia si stipulò un accordo per rendere la pace duratura. Tuttavia l'accordo prevedeva la cessione di alcuni territori ai robot, tuttavia un piccolo fronte non era d'accordo con questo e fondarono il Fronte di Liberazione Australiano. Durante uno scontro ci fu una violenta esplosione che rese desertica l'arte. In questo ambiente uno dei miliziani indossò una maschera per adattarsi all'ambiente in cui prima sorgeva la sua casa, e a poco a poco tutta la sua umanità svanì...lasciando il posto a uno spietato killer di nome Roadhog.
Junkrat

Soldato:76
Dopo la chiusura di Overwatch aveva intuito che c'era una cospirazione in atto e Jack Morrison, ex capo di questa, si mosse per smascherarla. Dopo aver rubato alcune delle vecchie tecnologie non si sarebbe fermato di fronte a nulla pur di riuscire nel suo intento. Risulta uno dei "criminali" più ricercati dalle autorità.
Reinhardt
Membro della prima squadra di Overwatch, ha fatto dei suoi ideali la stessa armatura che lo difende. Un crociato vero e proprio, che ha dedicato la sua intera vita a fare da scudo contro le ingiustizie dei più deboli. Sempre fermo nei suoi ideali e in quelli di Overwatch, è stato il punto cardine in molte situazioni, senza paura di andare contro il giudizio degli altri e ribadendo come la forza chiamata Overwatch fosse al servizio del bene. Quando fu costretto al congedo forzato, Reinhardt dopo un breve periodo passato osservando il degenerare della situazione, e temendo che i suoi giorni di gloria fossero finiti, indossò di nuovo la sua armatura e diventò di nuovo un cavaliere dei suoi ideali, deciso a credere nella promessa di un futuro migliore.
Reaper
Un tempo capo di Blackwatch, addestrò molti agenti come ad esempio McCree, ma offuscato dalla troppa fama che gli agenti Overwatch stavano avendo organizzò una rivolta.
Dopo lo scioglimento di questo si salvò a malapena dall'esplosione, e per le cure ricevute le sue cellule entrarono in uno stadio di decadimento e rigenerazione velocissimo. Ora è diventato un mercenario sulle tracce degli ex agenti Overwatch, e talvolta collabora con Talon.
Pharah
Decisa a seguire le orme della madre si arruolò nell'esercito, e poco dopo venne scelta per entrare in Overwatch. Tuttavia l'organizzazione si sciolse, e a lei fu proposto di lavorare come guardia dove il God Program Anubis era stato messo in quarantena. Lei accettò e le fu concesso l'uso di una tuta da guerra Raptora Mark IV. Il suo sogno rimane comunque ancora quello di difendere la pace nel mondo come facevano prima gli agenti Overwatch.
Mercy
Un prodigio come scienziata decise di dedicarsi alla medicina e a salvare altre vite. Vide in Overwatch un'occasione per salvare molte più vite, nonostante molte volte contraria ai metodi violenti che venivano utilizzati. Dopo lo scioglimento di Overwatch ha continuato a girare per il mondo per aiutare malati e feriti.
Mei

McCree

Un tempo un criminale, gli fu proposto di entrare in Blackwatch per le sue abilità e per redimersi dal suo passato, invece di marcire in una prigione. Qui fu addestrato da quello che poi diventerà Reaper.
Quando quest'ultimo iniziò la ribellione interna McCree si tirò fuori e ricomparve anni dopo come un pistolero solitario che combatte solo per le cause in cui crede.
Lúcio
Lúcio Correia dos Santos, cresciuto in un quartiere povero di Rio de Janeiro, decise di dedicarsi alla musica per ispirare un cambiamento sociale. Divenne ben presto molto famoso per le sue doti. Quando la Vishkar Corporation si propose per "ristrutturare" Rio, lui rubò alcune tecnologie "soniche" da questa, e le usò per ispirare i cittadini a ribellarsi alla Vishkar, che fu cacciata da Rio.
Hanzo

Membro della famiglia Shimada, un clan di assassini che conquistò il potere come nel panorama criminale, nonchè un formidabile arciere. Lui era il figlio più grande, quindi quello che avrebbe un giorno dovuto portare avanti la famiglia, assieme al fratello. Ma quando il padre morì il fratello si rifiutò di prendere un ruolo di responsabilità e di aiutarlo, Hanzo fu costretto a ucciderlo. Ciò lo distrusse internamente, tanto che abbandonò la famiglia alla ricerca dell'onore perduto, perfezionandosi come guerriero.
Genji

D.Va

Bastion
Personalmente penso che per descrivere la storia di Bastion sia troppo più indicato il video...
Un tempo seconda in comando in Overwatch fu creduta morta in azione, uccisa da Talon, precisamente da Widowmaker, in seguito a un'operazione di recupero di un ostaggio. Tuttavia, nonostante ferita, era sopravvissuta, ma rimase nell'ombra pensando a quanto la guerra le avesse portato via. Il mondo la credeva morta, ma dopo un periodo passato a riflettere si è decisa a tornare sul campo di battaglia per difendere tutto ciò che le era caro e che non voleva perdere, riavvicinandosi anche a sua figlia Pharah.
Insomma parliamo di un vero e proprio universo da aggiungere a quelli che la Blizzard ha già creato, e si preannuncia essere comunque un lavoro di ottima qualità.
Un saluto da
Lisadar
