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Perché (Secondo Me) "A Tutto Reality - Le Origini"è Concettualmente Sbagliato, ma è Praticamente Vincete!

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Una volta parlavo anche di cartoni animati, poi ho lasciato perdere per mancanza di tempo. Tuttavia, ci sono alcune serie che voglio continuare a trattare. Come "A Tutto Reality", che è un mio pallino da sempre.
L'ultima volta che ho parlato di questo show è stato lo scorso Marzo 2016... Un botto di tempo fa! Dopo tre anni, torno a parlarvi dell'ultima serie del franchising: "A Tutto Reality - Le Origini". Iniziamo!
C'è davvero tanto da dire, cercherò di essere il più sintetico possibile. Ho scritto ben dieci articoli sulle serie passate di "A Tutto Reality" (cliccate qui per recuperarle tutte).
Lo storico "A Tutto Reality - L'Isola"è stato concepito da Jennifer Pertsch e Tom McGillis come un'enorme parodia del mondo dei reality show. C'è d'ammettere che nel 2007 le parodie dei reality non erano di certo una novità, di fatti la la prima parodia animata del genere è stato il dissacrante "Drawn Together" (nel 2004). Nonostante non sia stato il primo show a deridere il genere reality, sono dell'idea che sia stato il primo a farlo nella maniera più beffarda e satirica. La prima stagione era un prodotto non esagerato, ma aveva le sue dosi di cattiveria e volgarità abbastanza intelligenti. Il successo è arrivato subito, coinvolgendo un pubblico molto vasto: "A Tutto Reality"è stato concepito per una fascia di utenza che va dai 10 fino ai 18 anni, m nel corso degli anni è riuscito a coinvolgere anche un pubblico anche di bambini e di adulti. Tra molti alti e pochi bassi, dopo sei stagioni e uno spin-off lo show doveva fare qualcosa per rinnovarsi. Sono state cambiate location e personaggi nel corso di quasi 10 anni, ma cosa fare per dare nuovo brio al brand?
Fare (in teoria) la cosa più sbagliata. "A Tutto Reality - Le Origini" ("Total DramaRama" nella versione originale) è una sorta di spin-off/reboot/prequel dello show. Alcuni concorrenti della prima stagione di "A Tutto Reality" e di "6Teen" (storico show della Fresh Tv) tornano in versione bambini di 4 anni che frequentano l'asilo gestito da Chef Hatchet, che qui è maestro d'asilo. Alla notizia della nuova serie, tutti abbiamo storto il naso e ci siamo indignati. Diciamolo francamente: quando crei la versione "baby" del tuo brand... lo stai affossando! Negli anni 80-90 (ma anche oltre) era una prassi da fare, ricordo ancora: i "Disney Babies", i "Baby Looney Tunes", i "Muppet Babies" o i "My Little Pony Newborn Cuties". Roba che ha pure venduto, ma che è indubbiamente la morte creativa del tuo brand. Sembra che gli autori stessero dicendo: "Non sanno più cosa inventarsi? Rendiamo i nostri protagonisti dei poppanti in pannolino, tanto i bambini si guardano tutto!"
Per questo ero scettico su "A Tutto Reality - Le Origini", partiva con le peggiori delle premesse...
... E invece mi sono ricreduto! E' vero che lo show perde i suoi tratti caratteristiche:
- Non è più una parodia di un reality show, non ci sono eliminazioni o prove da superare. Rimane solo "il momento del confessionale" dei protagonisti;
- Ogni puntata è composta da episodi un paio di episodi da 11 minuti ciascuno.
Le storie sono a sé stanti, mostrano le avventure dei piccoli protagonisti alle prese con la vita d'asilo di tutti i giorni. Cavolo: questo nuovo show funziona benissimo! Subito dalla prima puntata mi ha conquistato! La motivazione? Nonostante la scelta discutibile, "A Tutto Reality - Le Origini"mantiene fede allo spirito originale dello show. I protagonisti si comportano da bambini, ma c'è una demenza di fondo che rende le storie estremamente divertenti! Sembra di vedere una parodia degli show rivolti ai bambini prescolari. Le gag, rispetto al primo "A Tutto Reality", sono molto cambiate: pensate alle scene di vomito che adesso sono fuori telecamera, ma comunque rimane tutto irriverente. Gli autori sfruttano i bambini per poter continuare a fare battute di ogni genere o prendere in giro la nostra cultura pop. Apprezzo molto la scelta del cast: tutti i bambini selezionati sono complementari tra loro, ognuno rappresenta le tipologie e gli stereotipi di ogni bambino. Come unico adulto ricorrente, Chef è perfetto: l'idea di omone così grosso sia un maestro d'asilo premuroso, ma continuamente martoriato dai suoi mini-allievi, è divertente. E' comico, perché è un paradosso.
Personalmente, vi consiglio di guardarla e non di non avere pregiudizio. Tuttavia ci tengo a precisare un paio di cose:
- Per quanto lo trovi geniale e ben pensato, "A Tutto Reality - Le Origini"è da considerarsi come uno show d'intrattenimento e fine a sé stesso. Lo vedi per farti due risate nei momenti morti della giornata, la mancanza di una storia può non piacere a molti;
- K2 ha pubblicato solo le prime 18 puntate, sono sicuro che arriveranno nei prossimi mesi. Sinceramente spero che venga mantenuta la continuità del doppiaggio, di solito queste produzioni che si propagano nel tempo cambiano doppiatori e direzioni del doppiaggio. Speriamo bene!
"A Tutto Reality - Le Origini" continuerà con una seconda stagione che è stata richiesta da Cartoon Network. E' uno show che sta piacendo e sta vendendo, quindi per un po' lo vedremo sui nostri schermi. Chissà, magari nella nuova stagione vedremo il ritorno di altri personaggi,,,. Spero tuttavia che non diventi un "more the same", ma che sia una piacevole parentesi per il ritorno di nuove idee del franchising. Speriamo!

Un saluto dal vostro
Marco Grande Arbitro
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