Fare il criptozoologo è davvero un lavoro difficile. Bisogna scavare dentro libri antichi e ancestrali leggende... per fortuna ci sta internet che ti semplifica la vita! Ancora una volta sono andato a ricerca una creatura davvero di nicchia, che sono sicuro sarete in pochi a conoscere. Lo devo ammettere: è statto davvero difficile scrivere questo post :D
Per il quinto capitolo di "
The Wonderful Creatures in Pop Culture" abbiamo il furfantesco
Noggle!
I
Noggle sono creature del
folklore britannico provenienti dalle
Isole Shetland. La creatura era conosciuta anche con i seguenti nomi:
Njuggle,
Nuegle,
Nuggle e
Nuggie, le primissime descrizioni lo mostravano come un piccolo cavalli grigio semi-umanoide che viveva vicino i torrenti o le acque poco profonde. Molto caratteristica era la coda che veniva usata come elica per nuotare velocemente in acqua. Adoravano infestare i mulini ad acqua, facendole diventare le proprie case: si nascondevano nelle fessure della ruota principale. I Noggle erano esseri davvero pericolosi: armati di coltellacci, si divertivano a fare
scherzi mortali ai poveri contadini (come sedersi sulla loro schiena e farli annegare) Il loro scopo esistenziale era quello di
rubare oro o
cibo alla povera gente. Le uniche armi dei contadini per scacciare i Noggle erano due:
azionare ogni volta
i mulini per fargli uscire dalla tana oppure
bruciare la torba che usavano per vivere. Un'ultima caratteristica del Noggle era quella trasformarsi in una
nuvola vaporosa blu scuro in caso di pericolo. Una volta al sicuro, poteva tornare al suo stato naturale.
I Noggle hanno molte similitudini con le
Púca: tuttavia le bestie acquatiche irlandesi erano considerate decisamente molto più pericolose. Possiamo notare la simbologia che si nasconde dietro i Noggle: ancora una volta vediamo una creatura nata per spaventare i bambini del luogo. I Noggle sono delle bizzarre parodie degli
Shetland: i pony nani dell'omonima isola. La loro cattiveria doveva far capire ai bambini che, se non volevano passare pericoli, non dovevano avvicinarsi da soli al fiume o ai macchinari di un mulino. Molte riviste folkloristiche del
Diciannovesimo Secolo trattarono la leggenda del Noggle: tra questi spicco il giornale canadese "
The Living Age", che fu la prima ad associare i mostri ai cavalli autoctoni dell'isola.
Nonostante siano delle "meravigliose creature" di nicchia, i Noggle sono entrati a far parte della cultura pop. Le creature divennero famosi in tutto il mondo grazie a
Magic The Gahtering. Nel
2008, nell'espansione "
Vespro" vennero inseriti per la prima volta delle creature di tipo "Noggle"!
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Artwork dell'espansione. |
Gli autori osarono inserire nell'edizione un bestiario fantasy decisamente più folkloristico rispetto a quello "classico" mostrato precedentemente, crearono così ben
quattro carte di tipo "Noggle". Gli ideatori del set mantennero le caratteristiche base della creatura equina: accentuando la sulla sua cleptomania e la perversa voglia di fare scherzi. Inoltre venne mostrata una vera e propria società tra i Noggle: dove erano presenti perfino artigiani e maghi ciarlatani. Curiosità: lo zoccolo di Noggle è un'ingrediente per le pozioni alchemiche dei
Kitkhin (
NDA: nome alternativo degli Hobbit, utilizzato per non pagare il copyright agli eredi di Tolkien).
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Noggle Mago Ambulante |
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Noggle Bandito |
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Noggle Sfasciaponti |
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Noggle Saccheggiatore |
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Tutte e quattro le carte al gran completo. Da notare che gli sono stati attribuiti i colori rosso/blu. |
Se volessimo essere pignoli, nell'edizione ironica "
Unhinged" (
2004) vennero inserite creature di tipo "
Asino". Questi buffi personaggio ricordano proprio i Noggle, ma ufficialmente vengono da due famiglie diverse.
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I cinque asini più famosi del set. |
Nel
2008 lo scrittore
Wil Radclife scrisse la sua
saga fantasy, rivolta ad un pubblico adolescente, intitolata "
Noggle Stones". Vediamo un fantasy proveniente dai primi
D&D: ha avuto talmente successo da avere perfino un suo
GDR. Per tutti gli interessati:
cliccate qui per accedere al sito ufficiale!
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I protagonisti della storia. |
Intorno al
2010, alcuni insegnanti delle scuole elementari americane idearono il "
Noggle": una variante del "
Boggle" (in Italia è conosciuto come "
Paroliere") che vede però l'utilizzo dei numeri. Molti siti internet mostrano regole e materiale per poterci giocare: se siete interessati potete cliccare
questo link.
Anche nel mondo dei
videogame abbiamo apparizioni e citazioni dei Noggle, anche se sono inferiore a quelle dei cugini Púca o
Kelpie.
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Nel videogame online "Kingdom Age", Il Noggle è un boss presente nel gioco. Le fattezze sono molto simili a quelle mostrate in Magic. |
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Nel gioco di carte online "Berserk Universe", il Noggle appare come un cavallo dall'aspetto mostruoso. |
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Il Noggle è un nemico semplice da eliminare nella serie di "Final Fantasy": la prima è la versione SNES, il secondo è la versione dei capitoli con grafica più moderna. |
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Il Pokèmon leggendario Keldeo è associato ad una Kelpie: ma in lui sono presenti elementi della Púca e del Noggle. Per fortuna non ha ereditato la loro indole malvagia. |
L'apparizione più eclatante dei Noggle sul campo letterario è nel libro per ragazzi "
Da Peesterleeties and da Curse o da Njuggle" (
2005) dell'autrice
Valerie Watt. Il libro riprende tutte le leggende dell'Isole Shetland.
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L'autrice che promuove il suo libro. |
Infine nella cultura underground americana, il termine "Noggle"è divenuto uno slang per indicare svariate volgarità. Può indicare:
- un calcio ben assestato diretto in mezzo ai testicoli;
- una persona che indossa strani occhiali da sole;
- un riferimento alla masturbazione di coppia o ad un rapporto orale;
- un'offesa (come se stessimo dicendo in italiano "Testa di Caz...");
- un termine razzista per indicare una persona di colore.
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Fan-art del Noggle. |
Conclusione
Questo è quanto c'è da dire sul Noggle, sinceramente l'ho sempre trovato un sacco simpatico. Non tanto per le sue manie omicide, ma tanto per la sua forma davvero bizzarra e comica.
Il prossimo appuntamento vedrà qualche creatura rettile, dall'aspetto viscido o squamoso. C'è l'imbarazzo della scelta: quindi ci vediamo al prossimo appuntamento... Alla prossima!